Ed eccoci arrivati a Yanbu, nella provincia di Madinah, secondo scalo della nostra crociera in Arabia Saudita. Trattasi della seconda città portuale più grande del Mar Rosso dopo Jeddah. Oltre ad essere uno dei porti più antichi del Mar Rosso è il porto principale della città Santa di Madinah.
Yanbu ha ben 2,500 anni e due anime, una moderna che è legata al turismo ed all’industria petrolifera e l’altra a nord molto più tradizionale. Ora vi dico perché a mio avviso vale la pena visitare Yanbu:
- a Yanbu si trova la Lawrence of Arabia House, uno dei patrimoni della regione. In questa casa visse, tra il 1915 e 1916, il famoso ufficiale militare britannico T.E. Lawrence che ebbe un ruolo importante nella Grande Rivolta Araba del 1915. Dopo essere stata ristrutturata e restaurata, la casa è diventata uno dei luoghi turistici imperdibili di Yanbu.
- a Yanbu si trova la spiaggia di Al Bahr che viene chiamata dalla popolazione locale “Primavera sul mare”. Questa spiaggia è sicuramente una delle migliori di Yanbu, ma nonostante abbia una lunga costa di decine di chilometri e barriera corallina a pochi chilometri dalla costa, non è consentito fare il bagno e prendere il sole cose che, al contrario, possono essere fatte nei vari resort.
- Il lungo mare di Yanbu è molto carino e ci si può spostare a piedi tra le antiche strade della vecchia città. Visitare il suo antico mercato è una festa per gli occhi ed i sensi quasi un viaggio a ritroso nel tempo quando Yanbu era un luogo di spicco sulla via delle spezie.
- Il Lago di Yanbu è un bel parco ed un’oasi di verde in mezzo al paesaggio sabbioso del deserto. Qui è possibile ammirare varie specie di volatili e godere di un’atmosfera rilassante.
- Yanbu ha un bel porto naturale, offre un vista splendida sul Mar Rosso e la sua ampia barriera corallina è in gran parte incontaminata. Quest’area è ideale per le attività acquatiche come le immersioni, pesca ed il birdwatching.
- Yanbu è famosa per il suo incredibile festival dei fiori. Tale evento, della durata di un mese, indicativamente si colloca verso la metà di marzo di ogni anno e consente di ammirare una moltitudine di fiori dai colori incredibili. Nel 2014 il Festival dei Fiori ha vinto il Guinness World Record per “il più grande tappeto di fiori”.
- a nord-est di Yanbu troneggia la maestosa montagna Radwa alta 2,282 metri alle cui pendici si trova uno dei villaggi di Yanbu chiamato Rakhou. Il monte Radwa fa parte della catena montuosa di Al Khalil nella regione di Yanbu. Si tratta del punto più alto di questa catena, nota per il miele che qui viene prodotto e per la sua natura selvaggia: si possono scorgere lupi, linci, tigri e stambecchi. Nel corso degli anni, le sue cime frastagliate ed il suo curioso colore rosso hanno ispirato molti poeti arabi, tra cui Hassan Ibn Thabit, uno dei sahaba, o compagni, del Profeta Maometto. Da Yanbu partono regolarmente tour per poter esplorare questo luogo meraviglioso.
- Yanbu è molto nota per i suoi punti di immersione. La Dolphin Free Divers è un’azienda a conduzione familiare che si avvale di istruttori esperti che conoscono i migliori punti dove poter fare immersioni. Le sette sorelle sono siti corallini che offrono ai subacquei l’opportunità di incontrare gli squali martello.
- Il famoso mercato notturno di Yanbu, essendo molto vivace e sempre illuminato, attira l’attenzione, da decenni, di tutte le fasce d’età. Questo mercato è il più antico ed uno dei più importanti punti di riferimento dal punto di vista storico di Yanbu.
- Yanbu che si trova nella provincia di Madinah è la seconda città portuale più grande del Mar Rosso dopo Jeddah. Il porto di Yanbu è il porto marittimo più antico del Mar Rosso ed ha importanza storica in quanto accoglieva i pellegrini in viaggio per la città santa di Madinah. Era il principale porto di spedizione sulla storica rotta commerciale dell’incenso che passava dallo Yemen e dall’Egitto verso altri paesi del mediterraneo. Un famoso storico Greco denominò questa città come Sharm Yanbu o Charmuthas come veniva anticamente chiamata da Diodoro Siculo.
- Yanbu passò sotto il dominio musulmano dopo la GhazwahZul-Ushairah, all’epoca del profeta Maometto. Il Profeta Maometto stipulò un accordo con la tribù locale, Banu Madlaj, che abitava la zona dopo che 150 e 200 seguaci si unirano alla conquista di Al-Ushayra, nella regione di Yanbu.
- Yanbu è suddivisa in tre regioni distinte: Yanbu Al-Barh, Yanbu Al-Nakhl e Yanbu Al-Sina’iya. La maggior parte della popolazione di Yanbu vive a Yanbu Al-Bahr dove si tiene il festival dei fiori. Qui ci sono molti ristoranti dove trovare cibo tradizionale. Yanbu Al-Nakhl invece è costituita da circa 20 villaggi e fattorie che sono abitati per lo più da tribù locali che lavorano nelle fattorie. Nel 1975, nella parte meridionale, fu fondata Yanbu Al-Sina’iya una moderna città industriale. Qui ci sono importanti raffinerie di petrolio, fabbriche ed una zona residenziale.
Per questo scalo la MSC aveva proposto varie escursioni come Tour della città di Yanbu – Snorkeling all’Iona Coral Reef oppure all’Isola di Baridi. Superfluo dire che il mio interesse era per una escursione alla Medina in modo da vedere la Moschea del Profeta.
Purtroppo anche in questo caso i tempi per gli spostamenti da Yanbu alla Medina erano di circa 2 ore 1/2 se non di più. Il disagio era tollerabile se avessi potuto visitare la Moschea del Profeta, ma purtroppo l’accesso alla moschea è consentito solo ai Musulmani. L’area preclusa ai non musulmani è l’Haram. I non musulmani possono visitare solo la periferia ed altre zone della Medina pertanto ho ritenuto non valesse la pena fare tanta strada per vedere cosi poco. Chissà magari in un prossimo futuro sarà possibile visitare anche la Moschea, mai dire mai!!!!
Come si può vedere la nave attracca praticamente in città. Decidiamo di rimanere in nave a prendere un po’ di sole per poi uscire verso sera e fare un giro al mercato serale visitando il restaurato Souq Al-Lail, situato di fronte al porto, che originariamente era aperto di notte per servire i pescatori locali.
Verso sera dal balcone della nostra cabina vedo che il porto inizia ad animarsi quindi decidiamo di scendere per unirci alla gente del posto.
Una volta fatti i dovuti controlli, che peraltro sono stati abbastanza veloci, usciamo dal terminal e dopo pochi passi, passando sotto un arco, ci ritroviamo in una folla di gente. Mi guardo in giro e vedo tantissime persone di ogni etnia: ci sono europei, cinesi, americani, gente che proviene da ogni parte del mondo, donne e ragazze arabe con l’abaya nera il tipico vestito arabo con il velo, uomini nel loro bellissimo abito bianco lungo fino alle caviglie il “dishdash o thawb” con il “kefiah” il loro tipico copricapo, bimbi che sfrecciano come pazzi su monopattini. Sulla sinistra ci sono 3 donne che mi chiamano per offrirmi caramelle ed acqua e mi chiedono se possono fare una foto con me: ovviamente non potevo non accettare il loro invito !!!!
Non lontano delle rovine della storica Yanbu, nei corridoi delle vecchie case, ci sono bancarelle dove è possibile acquistare souvenir locali, bar e punti di ristoro dove vengono servite specialità del posto.
Alcuni abitanti del posto con le loro famiglie acquistano del cibo e si siedono ai vari tavoli che si trovano di fronte ai punti di ristoro per gustare la loro cena.
Altre famiglie invece portano il cibo da casa oppure lo acquistano al punto di ristoro e dopo aver steso una grande coperta sul prato cenano ed ascoltano musica.
Noi continuiamo a passeggiare tra la gente e i bimbi che corrono felici, osservo tutto con particolare attenzione perché voglio imprimere nella mia mente questa serata tra la gente del posto che devo dire essere veramente gentile ed ospitale.
Vengo attratta da un palco dove stanno allestendo uno spettacolo di musica e canti tradizionali Sauditi. Per l’occasione vengono messe delle transenne per contenere le persone che comunque si posizionano ordinatamente. La cosa che più mi ha stupita è il trattamento riservato alle persone anziane o con problemi fisici in carrozzella che vengono accompagnate nell’area transennata per permettere loro di vedere lo spettacolo senza alcun impedimento.
Ma c’è chi in mezzo alla gente che si diverte, mangia, ascolta musica e trova il tempo per andare alla Moschea e pregare.
Una visita al Souq Al-Lail non può mancare !!! Questo Souq è stato restaurato e costruito nello stesso modo e con lo stesso spirito utilizzando persino le porte di legno originarie. Volendo ricreare anche i più piccoli dettagli dell’antico mercato, il restauro è stato fatto con l’aiuto dei ricordi degli abitanti più anziani ed utilizzando il legno rimasto originariamente.
Entrando nel Souq che è un labirinto incredibile di bancarelle e piccoli negozi, gremito di gente all’inverosimile, sento l’aria impregnata di odori che vanno dalle spezie, all’incenso e ai profumi più vari. Tutto intorno è pervaso dal vociare della contrattazione tra i negozianti ed i clienti che ovviamente cercano di accaparrarsi il prezzo migliore. A differenza degli altri Souq che ho visitato qui nessuno ti chiama o ti attira nel negozio, aspettano che si entri e si chieda la cosa che interessa. Acquistiamo qualche souvenirs e sia io che mio marito non essendo particolarmente bravi nella contrattazione paghiamo il richiesto. Alla fine siamo comunque felici di aver potuto vedere questo posto e di portarci a casa un piccolo ricordo.
E’ ora di rientrare in nave e, mentre percorriamo la strada per raggiungere la MSC Splendida, mi soffermo a guardarla meravigliandomi della sua maestosità! Imbarchiamo felici di aver avuto la possibilità di incontrare gente meravigliosa e vedere la vita di tutti i giorni delle persone del luogo.
Domani ci aspetta una lunga giornata di navigazione verso il porto di Sokhna dove finalmente avremo la possibilità di vedere il Cairo e le Piramidi: non vedo l’ora di arrivare !!!!