Cosa vedere a Kuala Lumpur, la città dei contrasti

Non avrei mai pensato di riuscire a convincere mio marito ad andare a Kuala Lumpur, meta che da tempo rientrava nei miei desideri.  Convincerlo non è stato facile essendo entrambi dei pigri ed amanti delle spiagge e del relax.  Mi è sembrato  tuttavia interessante, essendo, tra l’altro, periodo del Capodanno Cinese, per una volta, disertare le spiagge e cercare di apprezzare quanto poteva offrirci una megalopoli asiatica.

Dopo un volo interminabile finalmente siamo atterrati a Kuala Lumpur.  Non mi aspettavo un paese così moderno infatti pensavo che, essendo la Malesia situata tra Tailandia, Vietnam ed Indonesia, fosse principalmente invasa da tuk tuk e biciclette, nulla di più errato.

Con mia grande sorpresa, all’uscita dell’aeroporto, andando verso il centro, mi sono resa conto che questa città è all’avanguardia: superstrade modernissime e sicure, grattacieli splendidi che non hanno niente da invidiare alle metropoli più importanti al mondo.

Dopo circa 1 ora di tragitto, considerando che il nostro autista ha dovuto cambiare una gomma per una foratura, siamo arrivati al nostro hotel lo Shangri-La Kuala Lumpur.

La Malesia è rinomata per la sua ospitalità, ma scendere dalla macchina ed essere accolta da una bellissima ragazza che mi porge un meraviglioso mazzo di rose supera ogni aspettativa.  Spesso abbiamo festeggiato il nostro anniversario in giro per il mondo, ma un’accoglienza del genere non mi era mai capitata.

Come mi aspettavo l’albergo è molto bello e, nonostante abbia oltre 30 anni, ha mantenuto la sua eleganza e classe.  Avendo prenotato una suite veniamo accompagnati all’Horizon Club per sbrigare le formalità del check in che viene svolto da un addetto alla reception mentre noi facciamo colazione.

Terminata la colazione, veniamo accompagnati in suite.  Non appena entriamo ad aspettarci troviamo le mie rose messe in bella vista in un vaso ed una scatola di cioccolatini con un bigliettino di benvenuto.  Sul tavolino del soggiorno un vassoio di frutta ed una scatola bianca che, incuriosendomi molto, decido di aprire subito.  Con mia grande sorpresa ci trovo una torta al cioccolato bellissima della giusta misura per 2 persone.   E’ la prima volta che trovo una torta riposta in una scatola al riparo della polvere:  questa è classe!!  In camera troviamo il letto ornato con due cigni ed un cuore di petali di rosa mentre in bagno la vasca è cosparsa di petali di rosa che galleggiano.  Cosa si può desiderare di più di un’accoglienza del genere!!!!

 

 

 

 

Dalla grande vetrata del soggiorno possiamo ammirare un panorama bellissimo sulla città.  A questo punto non ci resta che disfare le valigie ed iniziare la nostra vacanza.

Vista sulla città dalla grande vetrata del soggiorno

Alla scoperta di Kuala Lumpur

Ora vi porto con me alla scoperta di questa città dai grandi contrasti, dove troviamo tradizione e modernità, un insieme di culture e lingue diverse tra loro ma che coabitano fondendosi insieme.  Tutto ciò lo troviamo anche nella cucina una deliziosa miscela di tutte queste culture.

Day 1) Petronas Towers ed il KLCC (Kuala Lumpur city center)

Una delle attrazioni che non potevamo proprio perderci sono le Petronas Towers che dal nostro albergo distano circa 15 minuti a piedi.  Queste torri sono il simbolo della Malesia moderna e famose in tutto il mondo per la loro impressionante altezza ben 452 metri.  Sono state dal 1998 al 2004 le torri più alte al mondo fino alla costruzione del 101 di Taipei (Taiwan).   Queste torri rimangono comunque al primo posto nella classifica mondiale tra gli edifici gemelli più alti al mondo.  Il ponte sospeso che le collega è il più alto ponte a due piani al mondo.  La loro facciata in acciaio e vetro richiama i motivi dell’arte Islamica.

Le Petronas towers , unitamente al vicino Kuala Lumpur Tower, sono le icone di questa città e come tali costituiscono un’attrazione turistica che richiama migliaia di visitatori al giorno.  Purtroppo, soffrendo di vertigini, non ci siamo saliti, ma il solo vederle dal basso è stato comunque appagante.

Per chi volesse salirci il consiglio è di acquistare i biglietti in anticipo altrimenti si corre il rischio di non riuscire ad ottenerli.  Il costo è di 80 RM per gli adulti e 33 RM per i bambini.  La vendita dei biglietti inizia alle 08:30.

Suria KLCC

Impossibile non fare una visita al Suria KLCC mall, un edificio di 6 piani ai piedi delle Petronas Towers costruito nel 1999, che da subito ha attirato l’attenzione generale in quanto introduceva un nuovo  stile nella città impreziosendola con la sua vasta scelta di negozi di alta moda.

Questo mall non è famoso solo per la sua posizione , i suoi negozi di lusso e ristoranti, ma anche per le sue attrazioni turistiche come l’Aquaria KLCC ed il Petrosains, rispettivamente un acquario ed un centro dove sono rappresentate le scoperte scientifiche, il tutto orientato al mondo dei ragazzi.  Ma, oltre a questo, il mall è la sede della Malaysian Philarmonic Orchestra e della galleria d’Arte Petronas.

Fontane danzanti

All’esterno del Suria KLCC ed alle spalle delle Petronas Towers si trova un bellissimo parco di 50 acri dove di sera si possono ammirare le Fontane Danzanti che offrono un spettacolo con musica e colori.

KL HOP-ON HOP-OFF

Nel pomeriggio, su consiglio del concierge del nostro albergo, decidiamo di prendere il Hop-On Hop-Off, che, al costo di 55 Rm per 24 ore, ci porterà a fare il classico giro della città.  Scegliamo la Garden Route e cioè la linea verde che ti porta su e giù per le colline fermandosi in prossimità  delle varie attrazioni turistiche.  Molto comodo per farsi un’idea di quello che ti può offrire questa città.

La nostra prima fermata è il Central Market, edificio del 1928, classificato come patrimonio culturale dal National Heritage Department.

La concomitanza con il Capodanno Cinese ci ha consentito di assistere allo spettacolo della Danza del leone, la tradizionale danza cinese, solitamente eseguita da artisti marziali  ed acrobati. 

All’interno del mercato, a piano terra, si trova veramente di tutto: abiti tradizionali, souvenirs, spezie, gioielli, argenteria, articoli artigianali Malesi, Indiani e Cinesi.  Al piano superiore trovate una food court dove potete gustare le prelibatezze locali.

All’esterno ci sono varie bancarelle dove vendono souvenirs di provenienza Asiatica.

Terminato il nostro giro al Central Market riprendiamo il Hop-On Hop-Off.

La fermata successiva è stata la Kuala Lumpur railway station.  Questa stazione risale al 1910 e fino al 2001 è stata il nodo ferroviario più importante della Malesia;  fu progettata da Benison Hubback  per conto delle ferrovie britanniche.

Si tratta di un bellissimo edificio coloniale bianco, con archi moreschi, cupole e minareti.  Gli interni hanno grandi capriate metalliche e pensiline in acciaio che, in origine, erano in vetro ed, in parte ,aperte per lasciare fuoriuscire il fumo delle locomotive.

Proseguiamo il nostro giro ed arriviamo a Brickfields, la Little India di Kuala Lumpur, dove si trova una alta concentrazione di Malesi di etnia Indiana. 

Questo quartiere è attraversato dalla strada principale Jalan Sultan Tun Sambathan.  Qui troviamo i più antichi edifici religiosi della capitale come il tempio buddista Mara Vihara, vari templi induisti tra i quali emerge il Sri Kandaswamy Kovil, numerose chiese cristiane tra le quali c’è la chiesa della Madonna di Fatima ed ovviamente un tempio cinese il Jalan Thambillay

Questo quartiere è pieno di ristoranti dove potete gustare cibi indiani.  Sono presenti anche vari piccoli negozi dove acquistare souvenirs.

Il nostro giro continua ed arriviamo al Museo Nazionale.  Se volete conoscere la storia della Malesia non c’è nulla di meglio che visitare questo museo.  Suddiviso in quattro sezioni racconta le fasi principali e gli eventi che hanno caratterizzato questo paese: dalla preistoria più remota alla protostoria, dalle influenze arabe, indiane e cinesi ai vari sultani ed infine all’occupazione britannica.

Questo è un bel museo ed è uno dei pochi che si trovano a Kuala Lumpur pertanto vale la pena visitarlo.

Durante la nostra visita non poteva certo mancare una sosta al Palazzo Reale con la sua architettura tradizionale islamica-malese e circondato da un giardino tropicale stupendo.  Ovviamente, essendo la  residenza reale non è visitabile all’interno, si può scorgerne la sua maestosità attraverso la cancellata d’ingresso sempre presidiata da un picchetto di guardia.

Il re, non esistendo una dinastia regnante, viene eletto ogni 5 anni tra i sultani dei vari stati che compongono la federazione e tra i governatori stessi.  Durante il nostro soggiorno allo Shangri-La ci chiedevamo come mai ci fosse tanta polizia e sicurezza in albergo. Il motivo era dovuto al fatto che il nuovo Re e la sua famiglia occupavano la Suite Reale.  Sembra infatti che questo albergo, a Kuala Lumpur, sia il suo preferito.

Risaliamo sul bus e proseguiamo con una sosta alla Moschea Nazionale (Masjid Negara).  Purtroppo  abbiamo potuto ammirarla soltanto dall’esterno perché era chiusa al pubblico.  Questa moschea moderna ma stilisticamente affascinante può ospitare al suo interno fino a 15000 fedeli ed è circondata da giardini con fontane.

Bellissima la sua copertura a forma di stella a 18 punte che simbolizza gli stati della federazione Malese ed i pilastri dell’Islam.

Stanchi ma soddisfatti per quanto visto fino a quel momento, rientriamo in albergo, dove dopo cena decidiamo cosa visitare l’indomani.  La scelta ricade sul KL Bird Park, il tempio Indiano Sri Mahamariammaan, il Sultan Abdul Samad Building , la Moschea di Jamek ed in fine il  tempio buddista Thean Hou.  Essendo, come detto in precedenza, dei pigri decidiamo, dopo aver concordato un buon prezzo, di prendere un taxi che ci avrebbe accompagnato nei vari spostamenti.

Day 2) KL Bird Park, Moschea di Jamek, Merdeka Square, Sultan Abdul Samad Building, Sri Mahamariammaan e Thean Hou Temple

La nostra prima tappa è il KL Bird Park.  Questo parco si estende su più di 20 acri ed ospita oltre 3000 uccelli di più di 200 specie.  La maggior parte, tranne alcune specie, sono liberi di volare tra le persone (tanto liberi che sono stata inseguita da un branco di cicogne con mio marito che se la rideva alla grande).  Per evitare una loro possibile fuga il tutto è delimitato da una sottile rete che arriva fino a circa 10/15 metri di altezza in modo da formare una gigantesca voliera.  Passeggiando nelle differenti zone (1 – 2- 3 e 4) incontri uccelli meravigliosi.

Un pavone dall’aria fiera e maestosa
Con orgoglio mostra la sua meravigliosa ruota
Civetta e Gufo che sembrano chiederti cosa vuoi?
Questa civetta dorme tranquillamente senza curarsi delle persone che la guardano
Cicogne che passeggiano tranquillamente
Cicogna che dall’alto della staccionata ti guarda incuriosita
Un Bucero bicorno dall’aria inquietante
Il Casuario con i suoi splendidi colori ma dall’aria minacciosa

Un uccellino intento a costruire il suo nido

Tutto questo passeggiando tra cascate, laghetti e ponti sospesi.  A noi è piaciuto moltissimo vale veramente la pena farci un giro.

Soddisfatti dalla nostra visita al KL Bird Park raggiungiamo il nostro autista che ci sta aspettando per portarci alla prossima tappa che è la moschea indiana.

Masjid Jamek è la più antica moschea indiana di Kuala Lumpur.  Ubicata sulle sponde di due fiumi, il Sungei Klang ed il Sungei Gombak, la cui confluenza, una volta, delimitava il centro città.

E’ pressoché inevitabile rimanere colpiti dalla sua architettura moresca arabeggiante.  L’edificio è sovrastato da una serie di cupole ed immerso in un giardino tropicale tra palme lussureggianti e prati verdi.

Questa moschea, una delle prime di Kuala Lumpur, è stata costruita nel 1907 ed inaugurata dal sultano del Selangor nel 1909.  Fu edificata dagli inglesi per conto dei Malesi ed è rimasta quella principale fino alla costruzione della Moschea Nazionale Masjid Negara dopo l’indipendenza della colonia.

La struttura della moschea si sviluppa su 3 cupole (la più alta è di ben di 21 metri) precedute da un ampio loggiato a colonne al cui fianco svetta il minareto principale costruito in mattoni rossi e bianchi.

Si può accedere in alcune parti della moschea ad orari prestabiliti e con abbigliamento idoneo.  All’entrata sono disponibili abiti lunghi per le donne.

Merdeka Square dove si può vedere probabilmente la bandiera più alta del mondo issata su un’asta di ben 100 metri.  Nel 1957 è stata protagonista dei festeggiamenti per l’indipendenza.

Su questa piazza si affacciano edifici storici in stile coloniale.

Il Palazzo del sultano Abdul Samad con le sue cupole in rame, le finestre ad arco e la splendida torre dell’orologio con balconata centrale domina questa piazza con i suoi 41 metri d’altezza.

Sri Mahariamman Temple è il tempio secondo me più bello di Kuala Lumpur.  Si trova a pochi passi da Little India e Chinatown.

Questo tempio è il più vecchio di Kuala Lumpur e sembra essere il più ricco del paese.  Fondato nel 1873 da K. Thamboosamy Pillai fu utilizzato inizialmente come santuario privato.  Verso la fine degli anni 20 la famiglia Pillai decise di aprirne le porte al pubblico.  Nel 1968 fu distrutto e ricostruito con un altissimo Gopuram (ingresso principale) sormontato da una piramide tronca di 5 piani ornata da divinità indù.

La torre d’ingresso ha un’altezza di ben 22 metri.  Il tempio contiene diverse sale di preghiera ed è sormontato da una bellissima cupola.  Al suo interno è custodito un grande carro d’argento che durante la festa del Thaipusam viene portato in processione fino alle grotte di Batu.  Molto belli anche diversi altari dedicati alle divinità.

Per entrare bisogna togliersi le scarpe e a noi non hanno concesso di indossare calzini.

 

 

Thean Hou Temple

Kuala Lumpur è un crogiolo di culture pertanto ci sono tantissimi siti religiosi da vedere.  Il Tempio di Thean Hou è uno di quelli che dovete proprio visitare.  Questo tempio è uno dei più grandi della  Malesia che io definirei un’oasi di pace ricco di colori e impreziosito da una vista stupenda sulla città.

Fu costruito agli inizi degli anni 80 ed aperto ufficialmente nel 1989 dalla comunità hainanese locale.  Sorge ai margini della città su una collina chiamata Robson Heights che all’imbrunire offre un tramonto sulla città spettacolare.  Il tempio è situato al terzo piano dove si possono vedere 3 grandi statue:  Thean Hou al centro, la dea buddista Kuan Yin a destra e la dea delle acque Shui Wei Sheng Niang a sinistra.

Questo luogo di culto è dedicato alla divinità femminile Mazu la dea dei mari della mitologia cinese protettrice dei pescatori e dei marinai.

La dea della misericordia Kuan Yin
Statua di Kuan Yin nel giardino sul retro del tempio

l tempio con tetto a pagoda è adornato da dragoni, fenici, statue intagliate, lanterne colorate gialle e rosse che vi daranno il benvenuto.  La terrazza frontale ha un’entrata multi-arcuata con pilastri rossi che simbolizzano prosperità e buona fortuna.

 

Tutt’intorno al tempio vi è un giardino bellissimo dove si possono ammirare fontane, vasche con tartarughe e statue.

Sul davanti del tempio potete vedere rappresentati tutti gli animali dello zodiaco cinese.

Il 2019 è l’anno del maiale che pertanto catalizza l’attenzione di tutti.
La tigre è il segno zodiacale cinese di mio marito. 

Anche questa giornata volge al termine e nel rientrare in albergo decidiamo di bere qualcosa di fresco al bar della piscina.  Mentre sorseggio il mio succo di frutta non posso non notare la Menara KL Tower.

Questa torre alta 421 metri è visibile da quasi ogni punto della città.  Ha un ponte di osservazione a 276 metri di altezza ed uno all’aperto a 300 metri.  Purtroppo soffrendo di vertigini mi accontento di vederla dal basso : sembra un fungo che spunta tra i grattacieli.

Day 3) Batu Caves

Nel profondo di una montagna di pietra calcarea a circa 10 km da Kuala Lumpur c’è una grotta immensa che sembra una cattedrale con pareti che si innalzano verso il cielo, uccelli che svolazzano e scimmie che ti guardano minacciose.  Queste sono le Batu Caves il più importante tempio Indù al di fuori dell’India.  Questo tempio è dedicato alla Divinità Murugan ed è diventato un luogo di pellegrinaggio non solo per gli Indù Malesi ma per gli Indù di tutto il mondo.

Al nostro arrivo quello che mi ha più colpita è stata la gigantesca statua (15 metri) della divinità Indù Hanuman unitamente al tempio ad essa dedicato.  Secondo la leggenda Indù Hanuman era un devoto di Rama con il quale ha partecipato alla guerra contro il demone Ravana.  Ci sono inoltre molti testi che lo presentano come l’incarnazione della divinità Shiva.

Oltrepassiamo un paio di templi ed ai piedi di questa montagna ci ritroviamo in una ampia aerea dove ci sono molte bancarelle di cibo.  Da li possiamo vedere la famosa scalinata di ben 272 gradini che bisogna inevitabilmente affrontare per arrivare al tempio principale. A questo punto la domanda sorge spontanea:  “ci riuscirò? “.   A destra della scalinata si erge la gigantesca statua dorata di Murugan (43 mt), divinità Indù, in quel momento illuminata dal sole tanto da risultare difficile guardarla senza socchiudere gli occhi.  Iniziamo la scalata cercando di affrontarla senza fretta e fermandoci di tanto in tanto per prendere fiato e poi ripartire.  Fortunatamente non abbiamo visto nessuna scimmia anche se sentivamo i loro richiami.  Finalmente arriviamo alla grotta che risulta essere veramente ENORME:  il complesso è costituito da 3 grotte principali ed alcune altre più piccole.

La più grande viene chiamata Cathedral Cave e racchiude alcuni santuari Indù.  Il soffitto è altissimo e si può vedere un’apertura dalla quale si scorge il cielo.  Questa grotta di pietra calcarea dicono abbia 400 milioni d’anni.  Ci inoltriamo nella grotta con passo rilassato per  goderci la sua atmosfera spirituale e le bellissime statue delle varie divinità prima di intraprendere la discesa dei 272 gradini.  Scendendo abbiamo potuto vedere ed ammirare i tetti dei vari edifici decorati con splendide divinità Indù.

Cave Villa 

La Cave Villa è costituita da 3 grotte il cui accesso necessita dell’acquisto di un biglietto d’entrata di 15 Ringgit.

Entrando nelle prime due grotte potete vedere murali, sculture e tabelle (in inglese) che vi daranno un ampio background informativo sull’Induismo come praticato dal Tamil Nadu.  Imparerete a conoscere le principali divinità nonché le storie epiche tramandate di generazione in generazione oltre al filo conduttore che le collega tutte.  Potete inoltre trovare informazioni circa i famosi Indù come Siddharta,  il primo budda, fino a Gandhi.  Verrete inoltre a conoscenza dei vari festival e tradizioni in uso.

Nella terza grotta non siamo entrati perché è sostanzialmente un’esposizione di rettili ed animali vari che non credo siano molto felici di essere costretti a vivere in quell’ambiente.

La visita a questa grotta è sicuramente interessante per quanto riguarda la storia dell’Induismo ma, a parere mio, va evitata per i motivi su esposti.

Shopping sfrenato a Bukit Bitang

Non potevamo terminare la nostra vacanza senza addentrarci nell’area di Bukit Bitang, ideale per una giornata di shopping sfrenato!  Quest’area è piena zeppa di centri commerciali uno dopo l’altro.

Iniziamo quindi dal Pavilion Mall, il top per quanto riguarda lo shopping a Kuala Lumpur, dove abbiamo scoperto una “Regal Celebration”, gioiosa celebrazione per accogliere le Festività del Capodanno Cinese.

Le bellissime decorazioni del mall erano maestose e al contempo sfarzose, ispirate alla grandeur della corte imperiale.

Di questa città ricorderemo i profumi, i colori e le sensazioni che solo una metropoli multietnica come Kuala Lumpur ti può regalare. Il suo fascino fatto di un misto di modernità e tradizione ci ha rapito e rimarrà sempre dentro di noi.  Abbiamo anche avuto il piacere di incontrare persone meravigliose, sempre cortesi e sorridenti, che hanno reso questo soggiorno indimenticabile.

Bye bye Kuala Lumpur prima o poi ci rivedremo

Nicoletta

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